“All’espressione del linguaggio grafico dei segni, Vedova non sacrificò nulla della sua dirompente espressività gestuale, sostituendo alla pennellata e alla veemenza del colore, l’essenzialità scarna e icastica del bianco e nero.” (Roberto Budassi)
In mostra circa ottanta pezzi – alcuni dei quali inediti – tra opere grafiche, pittoriche, libri d’artista, matrici, bon à tirer: la sperimentazione grafica di Vedova dialoga con quella pittorica, evidenziando i richiami ma anche le differenze tra le due forme espressive.