Come celebreremo il sessantennale della scomparsa di Licini?
Considerando che tutte le energie del mondo liciniano sono giustamente impegnate nella grande mostra veneziana che inaugurerà alla Collezione Guggenheim il prossimo 22 settembre, il Centro Studi Osvaldo Licini e il Comune di Monte Vidon Corrado hanno per quest’anno deciso di puntare sull’arte contemporanea presentando una mostra di Emilio Isgrò: la Casa Museo ospiterà una ristretta, ma preziosa e inconsueta, selezione di opere di uno dei più apprezzati artisti contemporanei del secondo dopoguerra. Infatti l’esposizione – curata da Marco Bazzini e Daniela Simoni e organizzata in collaborazione con l’Archivio Isgrò – avrà come nucleo centrale alcune opere degli anni settanta ormai conosciute al grande pubblico come “lettere estratte”, uno degli episodi più radicali della sua originale ricerca sul rapporto tra linguaggio e immagine. Si tratta di una delle tante possibili varianti che nel tempo ha assunto la cancellatura, la grande e vera novità linguistica introdotta da Isgrò, che si rinnova ulteriormente nelle due opere realizzate per l’occasione, dedicate a Osvaldo Licini, che costituiranno il vero fulcro dell’esposizione.